Ilaria Torre è una ragazzina di quindici anni dolce, seria e studiosa. Eppure, come si apprende dalle prime righe del romanzo, ha commesso un atto gravissimo: ha dato fuoco alla scuola. Dal carcere minorile la giovane racconta le ragioni che l’hanno indotta al (folle?) gesto, in un susseguirsi di vicende amare dal ritmo incalzante, talvolta velate di una sottile ironia. Ilaria con la sua confessione getta luce su cupi e insospettabili spaccati dei giovani d’oggi, ragazzi di buona famiglia dalle vite solo apparentemente perfette: si scoprirà, infatti, che l’atto criminoso non è altro che la reazione estrema a una lunga e devastante serie di soprusi che la ragazzina ha subito da parte di compagne di scuola e insegnanti, nonché a una cocente delusione d’amore.
GIULIA MARTANI, classe 1984, vive a Mantova ed è laureata in Giurisprudenza. Ha esordito con la raccolta di racconti noir Nero ma non troppo (Edizioni Sensoinverso, 2011). Nel 2012 ha visto la luce la prima edizione di Benzina, un libro di denuncia che affronta l’attuale problematica del bullismo tra i banchi di scuola. Successivamente ha pubblicato la favola illustrata La gatta che si credeva una bambina (Edigiò, 2012) e Angelo del fango (Il Rio, 2013), un romanzo che tratta la tematica del disagio giovanile. La praticante (Il Rio, 2015) è un libro a metà strada tra la commedia nera e il legal thriller, dedicato alla condizione dei giovani precari in Italia.
Genere | Narrativa |
Sottogenere | Giallo |
Pagine | 110 |
Formato | 15x21, brossura |
Anno di edizione | 2017 |
ISBN | 978-88-85469-25-9 |
Prezzo
Saggistica