Franco Maria Viganò, classe 1952, dopo studi classici e umanistici si dedica a esperienze nautiche su barca a vela. Lavora quindi presso una casa editrice e dirige dopo il matrimonio una piccola azienda di import-export. Con l’arrivo di tre figli e sei nipotini si guadagna la patente di papà e nonno, coltivando parallelamente la passione per la scrittura e per la fotografia. Vive attualmente nell’hinterland milanese.Nel campo fotografico ha realizzato in Italia e all’estero reportages a sfondo sociale (disabili, Alzheimer, immigrati, comunità di recupero) collaborando spesso con l’agenzia Photoaid, altri di spettacolo e moda alternativa (Festival Mi.To –Modamigrante) nonché varie mostre personali a Milano (Elicitazioni) e Firenze (Ipercontrasti) sviluppando la sua ricerca sull’essenzialità onirica della fotografia stessa.Scrive dall’adolescenza, in poesia e in prosa, alternando corposi testi visionari ad altri minimalisti in uno stile ibrido tra spirito poetico e lirica narrativa. Ha pubblicato su riviste e partecipato a vari readings soprattutto a Milano. Nel 2016 presenta il lungo romanzo autoprodotto La soffitta presso la Feltrinelli di Monza.