Il libro offre un’analisi della pittura a Mantova nel XV secolo, con un grado di approfondimento mai tentato. Di fianco agli “episodi” principali e meglio noti – le attività del Pisanello e di Andrea Mantegna – si dipana una fitta trama di eventi “minori”, che consentono di ricostruire un vivace ambiente culturale, di contestualizzare i casi più studiati e di proporre una lettura organica della cultura figurativa nella città dei Gonzaga, nella quale operò un esercito di artisti, spesso dimenticati, che hanno dato volto e immagine al marchesato. Lo studio si avvale di ricerche d’archivio, letture formali e iconografiche, interazioni con fonti antiche e moderne, affondi tematici, indagini capillari sull’esistente e sul perduto. Il libro spazia dagli ultimi anni del XIV secolo (quando in città fu attivo Stefano da Verona), attraversa il Tardogotico del Pisanello, il Rinascimento di Andrea Mantegna e ci accompagna fino ai primi anni del XVI secolo, quando i coniugi Francesco II Gonzaga e Isabella d’Este si “sfidarono” in una committenza moderna e lungimirante.
STEFANO L’OCCASO (Roma, 1975) è storico dell’arte. Dottore di ricerca, docente universitario, accademico virgiliano, dal 2000 è stato funzionario presso la Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici di Brescia, Cremona e Mantova anche in qualità di direttore del Museo di Palazzo Ducale. Dal 2015 al 2018 ha ricoperto l’incarico di direttore del Polo Museale della Lombardia, curando in prima persona restauri, aperture di nuovi musei e mostre. Ha all’attivo numerose e significative pubblicazioni tra monografie, cataloghi di mostre, articoli in riviste e atti di convegni internazionali; si ricorda per i tipi de Il Rio: Giulio Romano «universale» (2019).
Genere | Saggistica |
Sottogenere | Storia dell’arte |
Pagine | 280 |
Formato | 16,8x24 brossura con alette |
Anno di edizione | 2019 |
ISBN | 978-88-32293-42-5 |
Prezzo