Settimo libro della collana “LOCI” diretta da Davide Bregola e dedicata a Mantova, alla sua cultura e a episodi poco noti della sua storia
Mantova, i Gonzaga, il Palazzo Ducale, gli affreschi di Andrea Mantegna. E la città? Non è soltanto un museo, la gente ci vive ogni giorno con le sue preoccupazioni, i suoi progetti e le sue attese. I turisti, che nel Novecento vi sostavano qualche ora, pensavano per un attimo a quelli che vivevano qui, alle loro abitudini, al cinema dove andavano nel fine settimana? Per decenni le conversazioni dei mantovani erano ruotate attorno al film che aveva illuminato il sabato sera. Ripensando alle profonde tracce che i giganti dello schermo hanno lasciato, di settimana in settimana, e al loro breve ma emozionante destino, Salvatore Gelsi fa rivivere questa prodigiosa macchina dei sogni che fu, per tutti i Mantovani come per tanti altri, durante più di sessant’anni, la breve apparizione di ombre nere su fondo bianco.
(PIERRE SORLIN
All’alba del XX secolo, dal lontano: Lumière ed Edison tra mimi, burattini e danze al Teatro Andreani. A Carnevale e per Sant’Anselmo: i baracconi cinematografici, tra giostre, spettacoli circensi, incantatori e belve feroci. I primi cinematografi: Roi Soleil, Eden cine Max, Bios, Virgilio, Teatro Sociale, e dopo gli altri, Apollo, Oberdan, Corso, Ariston, Mignon. I cinema parrocchiali. Le arene estive. Andare al cinema nei settanta comuni della provincia. Le origini della critica cinematografica. L’esercente di cinema. Le camicie nere e il cinema dei GUF e della GIL. Spettatori sotto le bombe. L’entusiasmo del dopoguerra. I circoli del cinema. Banditi sullo schermo e accoltellamenti, furti e rapine in sala. Film tagliati o con titoli diversi. I film vietati ai sedici, poi ai diciotto. Quando arriva la TV e si disertano le sale, ma ci si ritorna per Lascia o Raddoppia? Platea o galleria? I documentari e i cinegiornali che vedono protagonista la città. Zavattini, Don Camillo, Sophia Loren, Totò, Gassman e Tognazzi, Bertolucci e Pasolini ecc. ecc. sono stati qui. La stagione del boccaccesco e del porno. Caroselli e rally. Drive-in e Onirica. Tutti i film girati nel Mantovano e personaggi “mantovani” come: i Campogalliani, Guido Aristarco, Dino Villani, il conte Nuvoletti, Olga Villi, Emma Danieli, Giuliana Berlinguer e altri. Fino alla domanda: spettatore dove sei finito? O come si diventa videodipendente.
SALVATORE GELSI, dai cinque ai sedici anni è vissuto a Bologna sopra il cinema estivo Cristallo. D’estate ovviamente tutte le sere un film, o lo vedeva dalla finestra, o scendeva giù. In media durante quegli anni erano tre o quattro la settimana, il padre fanatico del western americano, la madre della commedia. In seguito, la passione diventa studio, dopo la laurea in filosofia e psicologia, per occuparsi di sociologia del cinema all’Università di Ferrara. A Mantova è stato tra i fondatori del Mantovafilmfest. È autore di molti saggi (massmedia, cinema e televisione, storia sociale e alimentazione) in particolare: Mantova al cinematografo, 100 anni di cinema dal Mincio al Po (Mantova 1995), Ciak si mangia (Tre Lune, 2000), Lo schermo in tavola (Tre Lune, 2002), A tavola con Hitchcock (Tre Lune, 2004), Lo schermo dell’architetto (Tre Lune, 2007), A pelle nuda. Corpo sesso e pornografia nel secolo del cinema (Milano 2013), Mangiafilm. Dizionario enciclopedico della cucina al cinema (Tre Lune, 2015). Con il passare dell’età, insieme a Roberto Rossetti, firma una serie di polizieschi: L’oro non dimentica. Bologna 1957 (Radici Future, 2019), Un Po d’odio. Mantova 1960-1961 (Il Rio, 2021), La strada dei sogni infranti. Brennero, Natale 1962 (Il Rio, 2022), Nebbia nera (Radici Future, 2022).
Genere | Saggistica |
Sottogenere | Cinema |
Collana | Loci |
Pagine | 348 |
Formato | 14,8x21, brossura con alette |
Anno di edizione | 2022 |
ISBN | 9791259890580 |
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