Dopo un anno di neutralità, nel 1915 anche l’Italia si schierava contro gli imperi centrali ed entrava ufficialmente in guerra, una guerra lunga e sanguinosa che si concluderà solo dopo tre anni e innumerevoli lutti per ogni città italiana: i mantovani caduti al fronte furono circa seimila, i feriti molti di più, senza contare le vedove e gli orfani; una situazione ben rappresentata dal celebre dipinto del 1920 Attendendo l’Eroe di Archimede Bresciani (Gazoldo degli Ippoliti, Museo d’Arte Moderna dell’Alto Mantovano) nel quale una donna speranzosa attende un marito che, in realtà, giace disteso in un prato simbolicamente posto sotto di lei, come fosse un Cristo deposto nel sepolcro.E proprio sul contesto storico del cosiddetto “fronte interno”, sull’assistenza alle vittime del conflitto, agli sfollati e a tutti quelli che subirono quell’immane tragedia, che si concentra questo libro. Le accurate ricerche dell’autrice, grazie a uno spoglio sistematico della stampa dell’epoca, gettano poi nuova luce anche sul dibattito tra interventisti e neutralisti a Mantova prima del fatidico 1915. Tutto ciò contribuisce a rendere questo libro un importante strumento di comprensione di quello che realmente avvenne nella nostra città durante gli anni della Grande Guerra e ne fa un libro prezioso anche alla luce dell’esiguità del panorama storiografico sull’argomento
Genere | Saggistica |
Pagine | 92 |
Formato | 21x15, rilegato in brossura |
Anno di edizione | 2016 |
ISBN | 978-88-98662-65-4 |
Prezzo