Un vedovo, con rancori non troppo nascosti verso il mondo che lo circonda, riflette sul presente e sul passato, cercando di far parlare la propria coscienza sui fatti che lo hanno maggiormente segnato nella vita: il faticoso superamento dell’infelice adolescenza, la presenza del padre ostile e crudele, l’esplosione della ribellione giovanile e l’entusiasmo del viverne le ragioni (col braccio e il pugno alzato e teso al cielo avverso), un amore felice ma troppo breve, una donna che l’accompagna e lo protegge (anche se non più da viva), la scoperta di un nuovo mondo giovanile che gli sembra più leggero e privo delle angosce e delle ansie del suo. Domani è la sua personale resa interiore, e la sua delusione “esistenziale”, che solo alla fine può trovare un sollievo in un atto teppistico che decapita un nemico, ma di cartapesta.
Luciano Recchia è nato a Jesi nel 1942, ma vive a Parma “da sempre”. Laureato in Giurisprudenza, nel 1977 ha fondato, con Adriano Aprà, Patrizia Pistagnesi, Enzo Ungari, Giuseppe Bertolucci e Giovanni Spagnoletti, gli “incontri cinematografici” di Monticelli Terme che nel 1980, trasferiti a Salsomaggiore, diventano il Salso Film & Tv Festival, di cui è stato anche direttore organizzativo. Nel 1998 è invitato dal festival teatrale di Polverigi per presentare il monologo Andando in oca. In collaborazione con il Comune di Parma, ha organizzato la rassegna e il convegno per i dieci anni dalla morte di Gian Maria Volontè e, dal 2000 al 2006, la rassegna Imagine sulle avanguardie artistiche del Novecento. Nel 2005 ha curato per la Fondazione Magnani Rocca la sezione dedicata al cinema della mostra Jean Cocteau: il poeta, il testimone, l’inpostore. Ha scritto vari romanzi, ma questo è il primo a uscire in libreria
Genere | Narrativa |
Sottogenere | Autobiografia |
Pagine | 172 |
Formato | 14,8x21 brossura |
Anno di edizione | 2025 |
ISBN | 979-12-5989-128-0 |
Prezzo
Saggistica