ll volume raccoglie i risultati di una ricerca sul tema della diversità, intesa come confronto con esseri simili eppure differenti, calato nel contesto del tardo Medioevo e del primo Rinascimento, e di come gli artisti lo affrontano attraverso il filtro della cultura e della filosofia in cui sono immersi. L’infanzia, infatti, in passato rappresenta a lungo un’età sconosciuta agli adulti, e suscita reazioni oggi forse non più comprensibili. L’indagine si avvale di approfondimenti precedenti, e scaturisce una proposta di lettura interlocutoria.
SILVIA GIROMETTI ha conseguito due lauree presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, dove da anni lavora come bibliotecaria: dalla prima, in Lingue e letterature straniere moderne, è scaturito un contributo nel volume Saggi leopardiani (Napoli, Regina, 2005), mentre dalla tesi della laurea magistrale in Arti visive è nato Scimmie nell’arte (Mantova, Il Rio, 2019). Parallelamente ha pubblicato una serie di articoli su riviste specializzate in ambito biblioteconomico e ha conseguito un master su Diritto e fiscalità dei mercati internazionali dell’arte. La passione per l’arte le deriva forse dall’essere figlia del pittore William Girometti, del quale nel 2024 si celebrerà il centenario della nascita.
Genere | Saggistica |
Sottogenere | Arte |
Pagine | 108 |
Formato | 14,8x21 brossura con alette |
Anno di edizione | 2024 |
ISBN | 9791259890795 |
Prezzo
Saggistica
Saggistica